Il presidente Raffaello Villani, in merito a ciò che è accaduto in riguardo all’evento annullato “Bahja Pool Party”, riservato a sole donne, e non solo musulmane, per il polverone ingiusto alzato con dichiarazioni razziste e islamofobe dal Ministro delle Infrastrutture e da una esponente della lega, rilascia una dichiarazione diretta a tutte le Ambasciate Musulmane in Italia, all’Ambasciatore Turco in Italia e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Di seguito la dichiarazione che potete scaricare in formato pdf (CS032_Bahja_Party_Pool):
Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana
Ill.ma Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana
Ill.mi funzionari delle Ambasciate dei Paesi Musulmani in Italia
A nome dei musulmani che sposano i princìpi dell’Associazione, un islam di matrice italiana, dialogo tra culture differenti affacciate sul Mediterraneo, rispetto delle istituzioni e dell’ordinamento e dei valori italiani, scrivo questa lettera aperta rivolta a tutti i funzionari economici e culturali dei Paesi musulmani in Italia e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio onorevole Giorgia Meloni.
Io sono Raffaello Villani, presidente de il Minareto anmi aps, Associazione di italiani di fede musulmana, rispettosi dell’Italia e delle sue leggi, e come tale pretendiamo lo stesso trattamento da parte delle istituzioni che, in queste giornate, sta venendo a mancare con gravi ripercussioni sullo stato sociale della nostra società.
Tutto fa riferimento ad un evento che doveva tenersi per il giorno 8 luglio 2023 a Lambiate nel milanese presso una piscina privata, il Bahja Party Pool dedicato a sole donne, con all’interno solo donne al riparo da occhi maschili.
Tutto questo organizzato con il rispetto dovuto alle istituzioni senza commettere nessuna infrazione verso lo Stato italiano. Ma, da parte di elementi dello Stato italiano ed elementi che sono al parlamento europeo per rappresentare l’Italia, l’evento è stato qualcosa di grave e che ha minato lo status delle donne nei loro diritti di esseri umani, ed è stato definito come un atto di segregazione per le donne. Inoltre, nel proporre questa tesi, sono stati offesi ingiustamente e senza nessun criterio tutti i musulmani e la nostra religione.
In un video presente sulle pagine social della signora Tovaglieri, leghista a Bruxelles, denigra ed offende tutti i musulmani compreso i minori e le nostre donne, tacciandoli di esseri inferiori e sottomessi al potere maschile. Continua affermando che l’Islam non è una religione che possa mai essere considerata tale e che bisogna a tutti i costi fermare tutto questo. Oltre a questo video offensivo, islamofobo e razzista, anche il segretario dello stesso partito, l’attuale ministro delle infrastrutture Salvini, pubblica tale filmato alimentando ancora una volta l’odio verso i musulmani e in particolare verso le donne, con commenti che adducono persino “ai forni” e al genocidio.
Sto scrivendo di un ministro dello Stato italiano, Stato che fa parte dell’Europa, partecipa alla NATO e all’ONU e che si dichiara difensore dei diritti umani, non di un individuo qualsiasi.
Ministro con il quale le signorie vostre illustrissime funzionari degli uffici culturali e funzionari incaricati d’affari:
del Regno del Marocco,
della Repubblica Democratica Popolare dell’Algeria,
della Repubblica di Tunisia,
della Repubblica Araba d’Egitto,
del Regno Hashemita di Giordania,
della Repubblica Libanese,
della Palestina,
della Repubblica Araba di Siria,
del Regno dell’Arabia Saudita,
dello Stato degli Emirati Arabi Uniti,
del Regno del Bahrein,
del Sultanato dell’Oman,
dello Stato del Kuwait,
dello Stato del Qatar,
della Repubblica Islamica dell’Iran,
della Repubblica d’Indonesia,
della Malesia,
avete un rapporto di lavoro e di affari istituzionali periodicamente. Mi chiedo da musulmano italiano, come le vostre illustrissime persone possano avere un colloquio, un contatto di affari con chi semina odio verso l’Islam e proclama la disuguaglianza tra i popoli spingendo al razzismo una parte di italiani contro le donne musulmane e l’Islam?
Mi chiedo, con quale coraggio e quale facilità, permetterete ai vostri cittadini di sesso femminile il viaggio in Italia per motivi legati allo studio, al lavoro e al turismo, sapendo che un ministro e un eurodeputato incitano all’odio i propri seguaci verso i propri cittadini?
Mi chiedo come potete essere tranquilli di lasciar libere le vostre figlie e le vostre mogli nelle città italiane, sapendo che un seguace del ministro dell’Infrastrutture e dell’eurodeputata, seguendo i consigli velati dei propri leader, potrebbe arrecargli violenza anche grave?
Mi chiedo, è possibile che la ragion d’affari può essere superiore alla religione? Mi chiedo cosa servirà ascoltare il sermone del venerdì o festeggiare le feste sacre dell’Islam in famiglia, sapendo che non si è fatto nulla per evitare disagi a musulmani?
Mi chiedo, cosa penserebbero i vostri cittadini sapendo che non rispettate le regole di fratellanza dettate dal Profeta Muhammad?
In particolare, voglio riferirmi all’Ambasciatore turco in Italia, Sua Eccellenza Illustrissima Omer Gucuk, per arrivare al presidente della Turchia Erdogan. Il Presidente, che si erge a portavoce e difensore dell’Islam in Europa, ogni volta che accade un grave fatto in Svezia, qualche volta in Francia, userebbe la sua influenza e il suo esporsi per l’Islam nel nostro paese? Si esporrebbe con una delle sue dirette e incisive dichiarazioni in modo da porsi da vero difensore della fede musulmana in tutta Europa e non solo in Svezia?
Non per ultimi mi rivolgo al mio Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e alla mia presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Le Signorie Vostre, hanno sempre dichiarato che l’unione degli italiani è importante ed un principio base della politica che praticate. Dichiarate che non vi è differenza alcuna tra i cittadini italiani purché rispettino la legge e le istituzioni. Dichiarate che tutti noi abbiamo gli stessi diritti e doveri perché appunto cittadini della stessa Bandiera e Costituzione, che già con i suoi primi 12 articoli, ci consente di vivere dignitosamente nel nostro Paese.
Dichiarazioni però, che all’atto pratico, non vengono rispettate da elementi del governo che continuano a creare differenze e separazione tra gli stessi cittadini italiani per uno scopo prettamente propagandistico. Mi chiedo e chiedo alle Vostre Illustrissime, se è possibile che un gruppo di donne possa liberamente riunirsi per una serata che evochi l’orgoglio femminile in luoghi dove si compiono spettacoli per il sesso femminile, oppure è consentito che si possano fare feste ove si possa esaltare l’orgoglio di una particolare tendenza sessuale e poi, si vieta ad un gruppo di donne, di riunirsi una giornata dedicata a solo loro stesse?
Questa, Illustrissimo Presidente Mattarella e Illustrissima Presidente Meloni, la chiamate democrazia e libertà di espressione?
Questa sarebbe la Repubblica italiana di cui noi dovremmo essere fieri e che è portavoce del “Bel Paese” nel mondo?
Questo tipo di ideologie vorremmo far conoscere ai prossimi turisti che si preparano a venire a trascorrere le ferie in Italia? Questo è il terreno che presentiamo ai vari business men dei paesi musulmani cui chiediamo energia e affari per la nostra sopravvivenza del Made In Italy?
Illustrissime signorie vostre, negare un evento che può rappresentare un momento di aggregazione, conoscenza tra diverse culture non è certo una buona immagine che si lascia del nostro Paese, tanto meno che lo stesso non era per solo donne musulmane, ma per tutte le donne che avrebbero avuto il piacere di trascorrere una giornata di convivialità e conoscenza tra persone di diversa estrazione sociale e culturale.
Questa mia lettera aperta è rivolta a voi illustrissime personalità menzionate precedentemente, con la speranza che in voi noi possiamo riporre la nostra voglia di democrazia e libertà di pensiero, e non essere costretti a raccontare ai nostri fratelli e sorelle di Paesi musulmani, di evitare l’Italia perché governata e abitata da persone che non accettano chi è diverso.
Lecce 03/07/2023
il Presidente
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