Linee Guida dell’Associazione

 

Corretta Informazione

Il dovere dell’Associazione è fare una corretta informazione.

L’Associazione si prodiga a fare un uso corretto dell’informazione a chi non è musulmano, in modo da non ingannarlo per quanto riguarda alcuni aspetti della nostra religione che non può conoscere, evidenziandone le somiglianze con le altre e facendone capire le differenze sostanziali.

Solo così si può avere un dialogo corretto e sincero tra le parti.

 

Valorizzazione dell’italianità

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani aps detta “Il Minareto” è formata da italiani musulmani e di coppie miste, vuole promuovere i principi della pace, dell’armonia e della fratellanza, tramite il dialogo interreligioso e attività sociali di volontariato.

Vogliamo valorizzare il punto di vista dei musulmani italiani autoctoni, predisponendoci a dare voce a una realtà spesso trascurata, quella degli italiani musulmani autoctoni e delle coppie miste, che tra mille difficoltà non riescono a far emergere il loro punto di vista, i loro problemi e le loro necessità, in una realtà che li dovrebbe vedere assoluti protagonisti e principali interlocutori soprattutto in questo momento storico-culturale.

L’Associazione Il Minareto cerchiamo anche di diffondere l’opinione degli italiani musulmani autoctoni e delle coppie miste dialogando tra i vari enti e associazioni, ed avere una rappresentanza di fronte alle istituzioni, promuovendo una via italiana all’Islam all’interno dello stato italiano, tenendo in considerazione il supporto dei musulmani di origine straniera.

 

Democraticità e Trasparenza

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani ha come uno dei punti fondamentali del programma, la democraticità e la trasparenza delle associazioni islamiche che gestiscono sale da preghiera e centri culturali.

Come spesso accade il “Direttivo” è solo una proforma, nominato spesso senza convocazioni, decisioni prese unilateralmente dal Presidente/Proprietario dell’associazione, la mancanza di italiani nel direttivo e qualora ci fossero, in molti casi sono di facciata, salvo qualche rara eccezione, tutto questo entra in contrasto con le normative italiane, poiché nel depositare sia lo statuto e sia l’atto costitutivo presso l’Agenzia delle entrate, l’associazione viene accettata in base ai principi democratici dello statuto.

 

Gestione dei fondi e loro trasparenza

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani promuove la totale trasparenza della gestione dei fondi e delle offerte che vengono rilasciate dai fedeli come obolo per la carità o donazioni.

Tenendo conto che la sala di preghiera o centro islamico è di tutti, è doveroso che la carità venga distribuita equamente a tutti i bisognosi della comunità e non solo è sempre agli stessi. Inoltre, per una maggiore limpidezza sarebbe opportuno pubblicare le entrate e le uscite di tutte le operazioni economiche del centro.

 

Chiarezza sul ruolo dell’Imam

L’Associazione Nazionali Musulmani Italiani si adopererà per il riconoscimento della figura dell’imam secondo le regole e le leggi italiane e i dettami islamici, contro il radicalismo, gli imam autoeletti o “imam fai da te”, che spesso non hanno nessuna competenza sia nel campo religioso e sia nel campo giuridico.

Per evitare che possano succedere spiacevoli equivoci d’incomprensione e possano portare chi non è musulmano a non avere chiaro il ruolo dell’Imam nella nostra fede, che non è quello che oggi viene rappresentato dalla maggior parte di coloro che si dichiarano tali.

Da sottolineare che l’imam non rappresenta la comunità musulmana e non può assolutamente prendere decisioni politiche o comunitarie che la riguardano. La figura ufficiale dell’imam è solo come guida della preghiera e come tale deve comportarsi. Non può assolutamente prendere posizione partitica e partecipare ad incontri di carattere partitico. Non può esprimere parere su azioni al di fuori del suo compito che è quello unico di guidare la preghiera.

Nei paesi musulmani chi rappresenta i fedeli musulmani e possono parlare per loro sono o membri eletti di confraternite o associazioni o esponenti nominati dal potere legislativo.

Siamo favorevoli all’uso dell’italiano nel sermone del venerdì alla pari della lingua araba e non solo complemento. Tale durata del sermone in arabo deve corrispondere alla durata del sermone in italiano.

Tra l’altro l’imam che guida la preghiera non può compiere il sermone in maniera ufficiale del venerdì, in quanto esso deve essere uno studioso comprovato dalle istituzioni universitarie-religiose e politiche o avere una dispensa dallo stato in accordo con la comunità e alti esponenti religiosi che lo autorizzano solo a fare sermoni di commento religioso.

Per questo motivo, l’Associazione cerca di avere un colloquio con le istituzioni tutte e la società per far conoscere la realtà dei fatti che spesso non è ben chiara è fa sì che la nostra religione abbia dei punti oscuri che ne danneggiano la rispettabilità agli occhi dei non musulmani.

Anche per questo stiamo cercando di poter dare una buona informazione con i nostri corsi e tentando di poter dare una giusta guida scolastica a chi vuole intraprendere la figura dell’imam. Figura che deve essere regolamentata anche con le regole di sicurezza e ordine pubblico dello Stato italiano.

In Italia non esiste nessun ente scolastico/formativo islamico, in grado di rilasciare lauree o catene (hijaza: titolo di studio che comprova la conoscenza della scienza islamica tramandata dal profeta dell’Islam) riconosciuti dal ministero dell’Istruzione o da autorità religiose straniere.

 

Aree Cimiteriali

L’Associazione sin dall’inizio della sua nascita si è posto il problema della sepoltura dei fedeli musulmani e, visto che la legge italiana lo permette, abbiamo sempre cercato di far sì che questo accada nel rispetto delle regole.

 

Cultura del cibo e delle mense

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani ha al suo interno un gruppo di lavoro che può dare le giuste direttive e le giuste informazioni per quanto riguarda la scelta del cibo per i fedeli musulmani, detto “halaal”. Abbiamo lavorato per questo con la comunità stessa e con le istituzioni italiane secondo le regole.

Far sì che i nostri figli come tutti noi possiamo usufruire di un servizio, che la legge prevede, è un nostro diritto ed è un nostro dovere rispettare le regole che c’è lo consentono.

 

Parità sociale-civica-religiosa

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani ha tra i suoi obbiettivi quella di poter dare la possibilità ai musulmani di festeggiare le feste della nostra fede (due giorni all’anno) e di farlo in famiglia, senza togliere nulla alla società che ci circonda, né spazio, né giorno, né tempo e neanche denaro. Avere un giorno di festa nell’ambito scolastico giustificato e nell’ambito lavorativo o un giorno di ferie di diritto e sostituire tale giorno, dove è possibile con quelli religiosi già esistenti in Italia, o toglierlo dalle ferie lavorative. Ù

Un musulmano preferisce essere a casa nel giorno delle sue este e lavorare per esempio nei giorni di festa che vengono attribuiti in Italia in base alla religione cattolica, ove è possibile.

 

Linee guida o Punti programmatici in breve

1) Maggiore democraticità nelle associazioni musulmane;

2) Maggiore coinvolgimento della presenza italiana nel diretto di associazioni musulmane che si dichiarano apertamente italiane, poiché spesso non figura la presenza nel direttivo di una figura italiana;

3) Maggiore trasparenza nella gestione delle risorse della sala di preghiera/moschea;

4) Maggiore rotazione del Direttore/Presidente di Associazione Musulmana, in modo da non accentrare sempre la decisione su un’unica o gruppi di persone;

5) Maggiore coinvolgimento delle scelte che riguardano la moschea della comunità musulmana locale;

6) Riconoscimento delle due feste dell’Eid;

7) Diffusione del Sermone in lingua italiana e araba in tutta Italia;

8) Valorizzazione della figura dell’italiano musulmano autoctono negli incontri interreligiosi;

9) Maggiore supporto agli italiani che vivono nei Paesi musulmani;

10) Piccole Aree cimiteriali per musulmani italiani.

 

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